Il New York Times risolleva le accuse verso Trump per essere stato complice di Putin per la guerra in Ucraina.
Ritorna all’arrembaggio la questione del Russiagate, per cui Putin avrebbe manomesso le elezioni presidenziali del 2016 portando Donald Trump alla vittoria al governo. Un lunghissimo articolo pubblicato dal New York Times ha dichiarato la propria tesi sulla base di un accordo premeditato tra Russia e Usa, che avrebbe portato fino alla guerra in Ucraina dell’anno in corso.
L’articolo del NYT
Torna il New York Times con le accuse che vedono protagonisti gli Stati Uniti e la Russia. Il quotidiano statunitense risolleva la questione del Russiagate come evento rilevante per l’invasione in Ucraina del 2022. “Le interferenze russe nella politica dell’era Trump furono più direttamente connesse all’attuale guerra di quello che si era capito prima”, ha citato il NYT.
Le interferenze di Mosca nelle elezioni Usa del 2016, che hanno visto la vittoria di Donald Trump, potrebbe nascondere un accordo premeditato volto a raggiungere proprio la guerra in Ucraina. L’ipotesi è che l’aiuto del Cremlino per l’elezione di Donald Trump mirasse fondamentalmente ad ottenere l’appoggio del tycoon per uno smembramento del territorio di Zelensky.
Le ricostruzioni
Le indagini del New York Times avrebbero ispezionato una gran quantità di materiale sull’indagine del Russiagate del superprocuratore Robert Mueller, della commissione intelligence del Senato, riguardante le udienze di impeachment di Trump.
Il 18 luglio del 2016 Hillary Clinton stava accettando la nomination dem per la Casa Bianca a Philadelphia. Ma in quelle ore Paul Manafort, presidente della campagna di Trump, riceve una email dell’amico e socio russo Konstantin Kilimnik, che gli chiede un incontro urgente. Al Grand Havana Room, Kilimnik gli illustrò il ‘Piano Mariupol’, che prevedeva in cambio della pace la creazione di una repubblica autonoma nell’Ucraina dell’est guidata dal deposto presidente Viktor Ianukovich.
Donald Trump però voleva prima ottenere la vittoria alla presidenza, motivo per cui Manafort condivise con lui i sondaggi interni che tracciavano la via del successo negli Stati battleground. Essendo Manafort però anche un agente russo, da quel momento Hilary Clinton iniziò a subìre hackeraggi che portarono alla manomissione della campagna elettorale e quindi alla vincita di Trump.
Come si è arrivati alla guerra?
Secondo il New York Times, la vicenda si ricollega all’invasione in Ucraina, anche se Vladimir Putin non ha ottenuto ciò che voleva. Di recente Donald Trump ha dichiarato che se fosse rimasto lui in carica alla Casa Bianca Putin non avrebbe mai iniziato la guerra.
Con l’arrivo al potere di Biden nel gennaio 2021, Putin si è trovato di fronte a un nuovo presidente americano che aveva promesso una linea dura contro i suoi disegni imperiali sull’Ucraina. “Tredici mesi dopo i carri armati russi attraversarono la frontiera ucraina”, spiega il NYT.